Lui & Lei
Spiata in webcam - un quasi assolo per coppia calda
di single80fe
23.10.2020 |
5.013 |
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"“Presto, porcelli, ora voglio fare mio questo amore che ci ha spiato..."
La guardo.Ha un vestito rosso fuoco, come lo smalto sulle dita di mani e piedi, corte.
I capelli castani, gli occhi profondi, il corpo solido, atletico, denso, che tanto desidero.
Inizia a ballare, mentre io, seduto nel punto cieco della webcam, mi godo il suo spettacolo.
Stendiamo sceneggiature insieme, per far godere estranei, e far godere noi.
La coppia che la sta guardando non sa della mia presenza. La cosa mi eccita ancora di più e sono certo ecciti anche Lola.
“Ma che bella coppietta, avete voglia di guardarmi?”
“Certo, siamo qui per questo” risponde lei.
Lola inizia a muoversi, lenta, ancheggia. Sa che più li fa restare in cam, più la missione sarà riuscita. Ma non sembrano poveri, a guardarli meglio.
Lui più vecchio di lei, casa ben arredata, con grande gusto. La donna lo sta sfiorando sopra ai pantaloni, con mano esperta. Entrambi guardano il monitor, ipnotizzati dalla ragazza, dalla mia ragazza.
Mi sto eccitando, Lola mi eccita qualsiasi cosa faccia. Ora ruota lenta, fa ammirare il culo, sodo, che ho stretto forte poche ore fa. Ma Lola mi ha chiesto di aspettare. Di aspettare questo appuntamento. Di guardarla, di resistere.
Si sta sollevando il vestito, a beneficio dei due. La donna con grande maestria fa scivolare l’uccello del marito fuori dai pantaloni, senza distogliere lo sguardo dalla mia Lola.
Sento l’odore della sua voglia, nella stanza. Sento il cazzo farsi duro nei pantaloni di questa tuta casalinga, indossata senza boxer. Lola mi guarda con la coda dell’occhio, felice, e sorride. Nel farlo si alza il vestito, a rivelare un corpo perfettamente liscio, ha il tessuto al confine dei capezzoli, le labbra esposte ai nostri sguardi.
“Cazzo, quanto sei bella” sento dire al lui. “Devo essere gelosa?” risponde lei strizzandogli il cazzo nella mano, ma sorridendo.
Inizio a mettermi comodo, allargando le gambe. Lola balla per loro, balla per me, ancheggia e la mia voglia ormai sta superando i livelli di guardia. L’erezione è completa, sotto alla tuta, e la voglia di toccarmi è enorme.
“Ora, cara” dice a lei Lola, prendendo in mano un dildo anatomico “segui i miei movimenti”.
Lola tiene con una mano il dildo, alla base, a beneficio della camera. Lo appoggia alle labbra e fa colare un rivolo denso e abbondante di saliva, mentre ogni tanto mi osserva fremere.
La lei di coppia, nel monitor, segue le sue azioni, bagna il cazzo del suo uomo che geme al contatto con le labbra. Il cenno di Lola mi dice che è tempo di rivelarle il mio, di uccello.
Tolto la tuta, ho il cazzo che svetta e ancora non lo sto toccando, mentre lei guarda quella coppia che vedo anche io così eccitata.
Si ferma. Immobile. In piedi. Li guarda. Avvolge il dildo fradicio alla base e inizia a masturbarlo lentissima, percorrendolo con la stessa grazia con cui sega il mio, di cazzo.
La coppia dall’altra parte dello schermo non si trattiene. Il cazzo di lui è durissimo, penso quasi che stia per esploderle in bocca. Lola se ne accorge: “Rallenta, cara, o me lo fai schizzare subito”. Parla come se il dildo fosse un microfono, perfettamente davanti alle labbra. E quando tira fuori la lingua per massaggiare la cappella e leccare il frenulo quasi sborro io. Ma inizio a sfiorarmi il glande lento, come lo fa lei quando vuole farmi morire. Lo prendo tra le dita, gonfio, mentre ammiro Lola farsi scivolare il dildo praticamente fino in gola, aprendosi le labbra della figa fradicia con le dita.
Ho l’uccello che scoppia, è una dea, eccitata dal far eccitare tutti quelli che la stanno guardando. Ma solo io vedo tutto, e avverto il suo odore intenso.
Mi eccita così tanto che il cazzo mi trema nella mano, completamente avvolta all’asta ora, che scopre e copre la cappella lentissima, tanta è la voglia di godere.
Lola lo sa, guarda loro, guarda me. Continua a leccare e a succhiare il dildo per loro, mentre la lei di coppia sta letteralmente divorando il marito, bagnandogli il cazzo e gemendo delle dita di lui che la stanno masturbando, sempre più veloce.
“Ma che due maiali” ride Lola “mi state facendo bagnare tanto, fossi lì con voi vorrei tutte e tue le vostre lingue, qui”. Mentre parla sta iniziando a massaggiarsi la clitoride con il glande di silicone rosso. Ha ancora il vestito arrotolato sulle tette, ma ora si libera. Completamente nuda per me, per loro.
“Cazzo che voglia di scoparvi entrambe” dice lui, quasi guaendo per il pompino della moglie.
Lola nuda, ora, si gira, si china, mi guarda. Ha le dita tra le labbra, si bagnano, si tocca, geme un po’ per me, piegata a pecora per il loro sguardo. Appoggia a terra il dildo, lo ferma. “Segati” mima con le labbra verso di me, prima di rimettersi in piedi girata verso di loro.
Accelero il ritmo della mia mano, della nostra mente.
“Dai, fai assaggiare la tua figa a quel bel cazzo di tuo marito, dolcezza” mugugna Lola toccandosi piano, ma infilando distintamente due dita e gemendo. So che non è per finta, so che è fradicia davvero. Non resisterò a lungo, mentre vedo la donna guidata dalla mia girl prendere in mano il cazzo del marito, e scivolandoci sopra, seduta su quel divano, mentre Lola si accovaccia sul dildo.
Gemono entrambe, forte, mentre iniziano a calvalcare insieme ruotando le lingue come se si stessero limonando dal vivo, la donna sul cazzo del marito, Lola sul mio.
Il pensiero mi fa bagnare il glande, Lola se ne accorge e inavvertitamente rallenta la sua cavalcata, è il segnale per me. Devo fermare la mano. Tengo il cazzo che freme stretto nel pugno, le faccio ammirare la cappella ormai bagnata, quanto vorrei la sua bocca.
La coppia si è scatenata. La camera inquadra il viso di lei presa di colpo a pecora sul tavolo. Sta godendo, chiaramente, guardando Lola che alterna penetrazioni a massaggi di clitoride, gemendo e infilandosi il gioco profondamente, alzando volume e intensità, accelerando quasi scomposta per il suo primo orgasmo della giornata, che arriva guardando me col cazzo duro e fermo e una coppia che si fotte come animali.
Grida, Lola, e schizza verso la cam, mentre gode anche la donna, scopata con forza da un uomo con gli occhi fuori dal cranio per la mia donna.
Lola è a terra, gambe spalancate, dildo fradicio di umori, con cui si massaggia la figa, che dio, voglio scopare, quanto voglio leccare, come voglio fottere. Muovo lento ancora la mia mano sul cazzo, è una fottuta tortura, ora.
Prende il dildo ancora in mano, lo sega un po’ per loro, per me, se lo mette in bocca e in gola ancora, mentre sono certo che il marito stia per sborrare.
“Voglio guardarla inondata di sborra” dice Lola: “Su, da brava, fammi vedere come lo fai schizzare”.
La moglie esegue, stregata anch’essa da quella dea il tuo profumo ha invaso la mia stanza.
Si inginocchia, la guarda, lo guarda. Li vedo. Le fa l’occhiolino, interpretando una troia, mentre con dieci colpi di lingua ben assestati sul frenulo fa esplodere il marito. La sborra schizza sui capelli, sul viso, in bocca, la inonda. Simile a quanto farà la mia.
“Stai per sborrare?” Mima con le labbra rivolta a me, senza farsi vedere da loro. Annuisco. “Aspetta un po’”.
Li guarda, esausti e contenti, mentre si fa passare il dildo sul corpo perfetto.
“Avete goduto per me, maiali?” La donna si sta ancora toccando “Sì, ti vogliamo con noi” dice lui, chinandosi a leccarla. “Ma ora stiamo un po’ tra noi” dice lei, senza riuscire a toglierle gli occhi di dosso.
“Beh, se volete ho una sorpresa” Si alza e gira la cam, includendomi nell’inquadratura. Ho il cazzo durissimo, lo tocco così piano per non sborrarmi addosso. Voglio la sua bocca.
“Ve lo volete godere un bel pompino?”
I due continuano a leccarsi e toccarsi, per lei, per la voglia che emana.
Gattona fino alla mia sedia. Appoggia i gomiti sui braccioli. Mi prende in mano, appoggia la cappella alla bocca: “Volete vederlo sborrare?” ad alta voce. “Quanta voglia avevi, piccolo porco?” sussurrato per me.
“Tanta, troia” mugolo. Mi prende in bocca completamente. Ferma. Inarca la schiena per far vedere meglio a loro figa e buco del culo. La adoro. Sono completamente stregato.
Mentre mi tiene in bocca lecca cappella e frenulo, e con la mano si masturba. Sento la donna di coppia godere ancora dello spettacolo e della lingua del marito, ma le mie attenzioni sono lì, o meglio, sono in un altro pianeta.
Allargo le braccia, mi abbandono. Lola mi guarda, ora, sfilandosi dalla bocca il cazzo fradicio. Lo masturba, lentissima, senza smettere di guardarmi. “Voglio la tua sborra, la vostra” Le basta appoggiare la bocca, adesso. Le sue parole, dal cervello al cazzo, mi fanno esplodere in fiotti densi, caldi, bollenti, tutti per lei. Ci gioca, mi beve, si bagna, prende un filo di sperma e si decora i capezzoli, lo sparge sul collo, sul seno, sul viso.
“Hai goduto, amore porco?” “Tanto, piccola troia” ora a voce alta, ci sentono, stremati. Lui è ancora barzotto a guardarla: “Se continuate un po’ mi torna duro” dice.
Lola si alza, si mostra così coperta di sperma. “Presto, porcelli, ora voglio fare mio questo amore che ci ha spiato. Mi sa che lo punirò per qualche ora”.
E chiude.
Bisogna sempre lasciare la voglia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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